Ischia, la piccola che allora aveva sei anni soffre di disturbi nell'apprendimento. Nonostante ciò non le era mai stato assegnato un insegnante di sostegno ed era stata emarginata dalla classe
Dopo un anno, si chiude la vicenda della bambina bocciata in prima elementare in una scuola di Lacco Ameno (Ischia). Il Tar ha deciso di far pagare una penale di mille euro per "danno psicologico" ai danni dell'Istituto che aveva emesso il provvedimento. La piccola di sei anni soffre di disturbi nell'apprendimento. Nonostante ciò però non le era mai stato assegnato un insegnante di sostegno ed era stata emarginata dalla classe, oltre che rilegata agli ultimi banchi.
Ora la bimba va in terza elementare e potrà usufruire di un insegnante che la possa seguire. Il Tar prima di essersi espresso nel merito, aveva infatti sospeso il provvedimento permettendo alla bambina di proseguire il percorso scolastico.
Dal canto suo, quando i genitori avevano chiesto spiegazioni per la bocciatura, la scuola elementare si era giustificata affermando che la piccola era stata visitata e che non presentava disturbi né deficit. E che la decisione era stata fatta per il suo bene, date le insufficienze in pagella.
Come scrive Il Mattino,il caso aveva sollevato polemiche perché "la legge 170 del 2010 all'articolo 2 prevede che alle persone con diversa abilità venga assicurato in ogni caso il diritto all'istruzione attraverso misure didattiche di supporto. L'obiettivo è quello di ridurre i disagi relazionali ed emozionali e, soprattutto, adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti, qualunque sia la loro condizione". Per questa volta, è il caso di dirlo, giustizia è fatta.
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